È l’autorizzazione per accedere al carcere e avere la possibilità di un colloquio con una persona in stato di detenzione.
Fino alla sentenza di primo grado i permessi di colloquio con imputati in stato di custodia cautelare vengono concessi dal Giudice che procede, in particolare:
Dopo la sentenza di primo grado i permessi di colloquio sono concessi dal Direttore dell’istituto penitenziario presso il quale si trova ristretto il detenuto. Il permesso di colloquio può essere:
I parenti e affini fino al secondo grado e/o persone conviventi (stato di convivenza documentato o autocertificato) possono ottenere, salvo specifiche esigenze cautelari valutate dall’A.G., permessi permanenti; tutti gli altri devono richiedere al Giudice singoli permessi di colloquio motivando la richiesta di volta in volta.
La cadenza dei colloqui (mensile, settimanale, giornaliero) e le modalità (orari, prescrizioni) dipendono dalla normativa applicata dagli istituti penitenziari, ai quali occorre rivolgersi per ottenere le relative informazioni.
Possono richiedere il Permesso di colloquio:
Per la richiesta di colloquio è necessario presentare:
La richiesta deve essere presentata presso il Front Office della Procura della Repubblica.
Esente
Il permesso di colloquio deve essere autorizzato dal Pubblico Ministero. Non sono previsti specifici tempi di risposta.